file di giorni, il cammino

Di tutti i miei rimpianti

morire lontani

è pari di dolore

al vivere

distanti, tu e io.


File di giorni a perle nere

scorrono dal collo

arrestandosi sulla terra

senza te

e non rimbalzano

ma giacciono

sparpargliate

in attesa di niente.


Ombra a raggiera

è direzione confusa

centra solo me,

come nucleo di presenza

priva dei tuoi giudizi.

Perchè non libro ariosa

nè scivolo nuda?


Che dei rimpianti che conosco

morire senza le nostre mani

unite inutile, e

l’andare solitario è vittorioso,

ma affollato di ferite l’incedere,

distante da te.

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