Io oggi mi sento così

Oggi ero in una libreria del centro (Libreria Minerva) a proporre in vendita la mia fantastica pubblicazione turistica (pss, è tutto qui). Ma non ero in giornata, un epso dentro mi rotola su e giù nello stomaco da stamattina. Così sistemate le riviste sul bancone, mi sono messa a gironzolare tra le cattedrali di libri esposti. Dopo pochi minuti il mio sguardo si è appoggiato sulla copertina pulita di questo libro. Preso in mano con piacere, sono arrivata alle prime righe della prima pagina. Sono bastati pochi secondi, solo il tempo di leggere per la prima volta quelle prime righe. Ho chiuso di colpo il libro e sono andata a pagarlo, portandomelo via sottobraccio, gelosamente.
Ora copio queste parole perchè credo che vi faranno capire perchè lo leggo e come mi sento oggi.

"Ed eccovi me a quattro, cinque anni in uno spazio fangoso che trascino un pezzo di legno immenso. Non ci sono né alberi né case intorno, solo il sudore per lo sforzo di trascinare quel corpo duro e il bruciore acuto delle palme ferite dal legno. Affondo nel fango sino alle caviglie ma devo tirare, non so perché ma lo devo fare. Lasciamo questo mio primo ricordo così com'è: non mi va di fare supposizioni o d'inventare. Voglio dirvi quello che è stato senza alterare niente."

Io oggi mi sento così.

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